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Correlazioni in Medicina



Disturbo depressivo maggiore non stagionale negli anziani: trattamento con luce brillante


Il disturbo depressivo maggiore nei soggetti anziani è prevalente e debilitante. Esso è accompagnato da disturbi del ritmo circadiano associati a compromissione del funzionamento del nucleo soprachiasmatico, l'orologio biologico del cervello.
I disturbi del ritmo circadiano sono comuni negli anziani.

La stimolazione del nucleo soprachiasmatico con il trattamento con luce brillante può, quindi, migliorare l'umore, il sonno e i ritmi ormonali nei pazienti anziani con disturbo depressivo maggiore.

E' stata determinata l'efficacia della luce brillante nei pazienti anziani con disturbo depressivo maggiore, attraverso uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.

Il trattamento è stato effettuato a domicilio dei pazienti.

Un totale di 89 pazienti ambulatoriali di 60 anni o più con disturbo depressivo maggiore sono stati sottoposti a valutazione al basale ( T0 ), dopo 3 settimane di trattamento ( T1 ) e 3 settimane dopo la fine del trattamento ( T2 ).

I pazienti sono stati sottoposti per 3 settimane per 1 ora, la mattina presto, a trattamento con luce brillante ( luce azzurro pallido, circa 7.500 lux ) versus placebo ( luce rossa fioca, circa 50 lux ).

Le principali misure di esito erano: miglioramento del punteggio medio alla scala di Hamilton per la depressione a T1 e T2 utilizzando i parametri del sonno e i livelli di cortisolo e melatonina.

L'analisi intention-to-treat ha mostrato un miglioramento dei punteggi della scala di Hamilton per la depressione dopo trattamento con luce brillante rispetto a placebo da T0 a T1 ( 7%, p=0.03 ) e da T0 a T2 ( 21%, p=0.001 ).

Dal confronto tra il tempo T1 e quello T0, il momento di alzarsi dopo il risveglio nel gruppo trattamento con luce brillante è migliorato del 7% ( p inferiore a 0.001), l'efficienza del sonno è aumentata del 2% ( p=0.01 ), e l'inclinazione del rialzo serale dei livelli di melatonina è aumentata dell’81% ( p=0.03 ) rispetto al gruppo placebo.

A T2 rispetto a T0, il momento di alzarsi è risultato ancora aumentato del 3% ( p=0.001 ) e i livelli urinari del cortisolo libero nelle 24 ore sono stati inferiori del 37% ( p=0.003 ) rispetto al gruppo placebo.

Il livello di cortisolo salivare serale è diminuito del 34% nel gruppo trattamento con luce brillante contro un aumento del 7% nel gruppo placebo ( p=0.02 ).

In conclusione, nei pazienti anziani con disturbo depressivo maggiore, il trattamento con luce brillante ha migliorato l'umore, ha determinato una maggiore efficienza del sonno, e ha aumentato il gradiente del livello di melatonina.
Inoltre, il trattamento con luce brillante ha prodotto un continuo miglioramento dell'umore e una attenuazione dell'ipersecrezione di cortisolo dopo l'interruzione del trattamento. ( Xagena2011 )

Lieverse R et al, Arch Gen Psychiatry 2011; 68: 61-70


Psyche2011


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